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Calendario marzo Piccoli Maestri

Pubblichiamo con piacere il calendario degli appuntamenti di marzo con i Piccoli Maestri. Procede a gonfie vele nelle biblioteche della capitale Stregati Dalla Lettura, cinque appuntamenti per raccontare agli studenti coinvolti nel progetto cinque libri vincitori del Premio Strega. Segnaliamo inoltre una data a Crotone, organizzata con il prezioso supporto della Banca popolare dell’Emilia Romagna – Direzione Territoriale Mezzogiorno, e  un mini ciclo di incontri con i Piccoli Maestri all’interno della manifestazione CaLibro Festival, organizzata dall’associazione culturale Il Fondino in quel di Città di Castello. Per maggiori informazioni sul programma completo, è possibile consultare il sito del festival tifernate. Nell’augurarvi buone letture, approfittiamo per ringraziare come sempre la Regione Lazio, il cui supporto ci è di grande aiuto per migliorare la qualità del nostro lavoro. A presto per altri aggiornamenti.

9.3.2015 Bibliopoint Amaldi, Roma
Emiliano Sbaraglia e Il giocatore di Fëdor Dostoevskij

11.3.2015, Biblioteca Guglielmo Marconi Roma
Igiaba Scego e Tempo di uccidere di Ennio Flaiano
#StregatiDallaLettura, progetto promosso dalla Fondazione Bellonci

12.3.2015 Bibliopoint Liceo Russell, Roma
Roberto Carvelli e Una questione privata di Beppe Fenoglio

16.3.2015, I.I.S Ciliberto, Crotone
Nicola Lagioia e Viaggio al termine della notte di Luis-Ferdinand Célin
Incontro organizzato con il prezioso patrocinio della Banca popolare dell’Emilia Romagna – Direzione Territoriale Mezzogiorno

16.3.2015, Istituto Maffeo Pantaleoni di Frascati
Emiliano Sbaraglia e Scontro di civiltà di Amara Lakhous

17.3.2015, Liceo scientifico Rummo di Benevento
Fabrizio Coppola tra letteratura e cantautorato americano

24.3.2015, Liceo Aristofane Roma
Maria Grazia Calandrone e Il giovane Holden di J. D. Salinger

25.3.2015, Biblioteca Rispoli Roma
Carola Susani e Ferito a morte di Raffaele La Capria
#StregatiDallaLettura, progetto promosso dalla Fondazione Bellonci

26.3.2015 Liceo Scientifico Cannizzaro, Roma
Elena Stancanelli e Io non ho paura di Niccolò Ammaniti

27.3.2015, IC Visconti Plesso Ruspoli Roma
Alessandro Bignami e Il visconte dimezzato di Italo Calvino

27-28.3.2015, Città di Castello
Elio Mariucci e L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson
Marcello Volpi e Favole al telefono di Gianni Rodari
Giovanni Pannacci e Chiedi alla polvere di John Fante
#CaLibroFestival, promosso dall’associazione culturale Il Fondino

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Moby Dick a Benevento

Il 14 gennaio Enrico Macioci ha guidato gli studenti del liceo scientifico Rummo di Benevento all’inseguimento di un bianco capodoglio nato dalla penna di Herman Melville. A Enrico il piacere di raccontarci come è andata.

Ogni volta che ci tocca parlare a una platea di ragazzi, lo sappiamo bene, è un po’ come fosse la prima, non importa che invece sia la centesima né quanto siamo preparati; abbiamo di fronte esseri umani molto giovani e dunque turbolenti, inclini ad annoiarsi e/o ribellarsi a gran velocità, insomma del tutto imprevedibili. Quel che è accaduto al liceo scientifico Rummo di Benevento tuttavia è stato strano, mi ha stupito. Parlavo di Moby Dick e della disgraziata esistenza di Melville; son partito male, avevo qualche linea di febbre e le idee aggrovigliate, che faticavano a venir fuori in forma compiuta; una delle professoresse a un certo punto mi ha opportunamente invitato ad usare un linguaggio più accessibile – i ragazzi avevano solo 15 o 16 anni e non riuscivano a seguirmi, perdevano il filo e quindi l’interesse. Poi, non so come né perché, tutto è cambiato. Le idee hanno preso a fluire e con esse le parole; i conti tornavano e ciò mi regalava sollievo, e il sollievo mi spingeva a rendere sempre meglio; il mio messaggio giungeva forte e chiaro, me ne rendevo conto da quelle decine e decine di facce d’improvviso attente; avevo riacciuffato la loro attenzione, anzi meglio, la loro curiosità. Alla fine, quando ho taciuto, si è aperto un focoso e interminabile dibattito: quasi trenta domande da parte di ragazze e ragazzi volte a spiegare cosa diamine sia la balena bianca, cosa può rappresentare, da cosa ci mette in guardia, cosa svela del mondo e di noi stessi. Le osservazioni erano semplici ma non banali e tiravano in ballo non solo la letteratura ma la filosofia, l’etica e la religione. Le professoresse erano raggianti (una ha poi voluto portarmi dalla preside per trasmetterle il nostro piacere). Al suono della campanella eravamo tutti un po’ dispiaciuti, forse io più di tutti; è raro che le tue parole siano motivo d’interesse per così tanta gente; perfino la febbre era andata via.