fiera_plpl_15_lttl

Racconta la tua esperienza alla fiera della piccola e media editoria

Per proseguire il nostro racconto abbiamo scelto il tema di Daniele, che ha voluto descrivere la sua esperienza al Palazzo dei Congressi in occasione della 14ma edizione della Fiera della Piccola e Media Editoria di Roma. Daniele è uno tra gli studenti intervenuti nel corso della presentazione di questo stesso blog nella Sala Diamante, ed è stato bello vedere la sua soddisfazione nel vivere una giornata diversa e molto particolare, condivisa con gli altri allievi che hanno riempito di gioia e stupore il viaggio in autobus dalla scuola, e ritorno. Chiedendo a uno di loro se si fosse divertito, la risposta “Professo’, io non ero mai uscito da Tor Bella Monaca” ha fulmineamente riassunto il tutto. Una tra le più belle caratteristiche di questi ragazzi.
Buona lettura.

fiera_plpl_15Quando siamo andati alla Piccola e media editoria è stata un’emozione bellissima che neanche la notte ci ho dormito. Poi la mattina, quando stavamo nel pullman l’agitazione saliva perché non si sapeva cosa era e cosa mai poteva succedere. Poi appena arrivati era bellissimo sia fuori che dentro, ed era anche grandissimo; a un certo punto abbiamo iniziato a sparpagliarci, e c’era tanta gente. Abbiamo visto anche i libri, certi belli, certi altri non ci piacevano.

Dopo aver tanto girato su è giù, destra e sinistra, il professore ci ha fatto vedere i suoi genitori ed erano persone per bene, molto educate. Poi dopo un bel poò siamo andati alla Sala Diamante e lì i professore ci ha fatto parlare a noi, ma ha parlato anche lui ed Elena Stancanelli, una scrittrice.

Appena abbiamo finito subito siamo andati via, abbiamo ripreso l’autobus e siamo tornati qui a scuola.

six_memo

Gli studenti del Nomentano sulle lezioni americane

six_memoAll’inizio di dicembre, Vanessa Roghi ha incontrato la docente Silvia Vitucci e i suoi suoi studenti presso il liceo Nomentano di Roma. Insieme hanno parlato di Calvino, delle Lezioni americane. La professoressa Vutcci ne aveva già scritto (qui); la parola oggi a Michele, Marta, Annalisa, Valentina. Buona lettura, buon anno dai Piccoli Maestri.

Michele Six memos for the next millennium è sicuramente l’espressione che meglio riassume l’incontro con Vanessa Roghi, essendo anche il titolo originale dell’opera di Calvino. Leggerezza, rapidità, esattezza, molteplicità e visibilità sembravano essere concetti vuoti, che anche dopo la lettura dell’opera faticavano a trovare un significato netto e preciso nella mia testa, poiché mi apparivano come astratti, come se fossero comprensibili solo dopo aver completato lunghi anni di studi; tuttavia la lezione tenuta da Vanessa Roghi, ricca di esempi riferiti al cinema, alla letteratura e all’arte, da Leopardi all’animazione giapponese di Hayao Miyazaki, ha mostrato come le Lezioni Americane siano reali proposte geniali per il terzo millennio, poiché esse contengono l’essenza della letteratura antica, moderna e contemporanea, costituendo delle caratteristiche da sempre e, probabilmente, per sempre presenti nella produzione artistica dell’umanità.

Marta L’incontro con Vanessa Roghi mi ha colpito moltissimo. La lettura delle Lezioni americane era stata sì piacevole, ma forse affrontata da parte mia in senso troppo “leggero”, e purtroppo non nell’accezione proposta da Calvino. Mentre leggevo, le argomentazioni e gli esempi utilizzati restavano impressi nella mia mente, ma appena chiuso il libro mi trovavo a ricercare  il senso della lezione appena terminata, e non lo trovavo.
Quello che era stato difficile da comprendere  è stato genialmente presentato da Vanessa Roghi attraverso riferimenti a film, canzoni, video, immagini che hanno reso concrete e tangibili le parole di Calvino. L’utilizzo di esempi come Star Wars o Il signore degli anelli ha solo aumentato la mia prima, ottima impressione nei confronti di questa autrice che appartiene ai Piccoli Maestri. Ho rivisto mio padre (sarà una cosa positiva?) che, nei confronti delle persone con cui si intrattiene,utilizza esempi ed espressioni tali da poter essere capito più facilmente. Una professoressa moderna, che ha dato concretezza a concetti ostici e che mi ha reso le Lezioni americane molto più vicine.

Annalisa L’incontro con Vanessa Roghi mi ha ricordato come ogni volta mi sorprenda la capacità di alcune persone di collegare, contestualizzare e attualizzare. È riuscita a rendere un libro impegnativo, quasi pesante e a volte astratto un libro alla portata di tutti, ricco di rimandi sia al presente che al passato. Al termine della lettura del libro, la lezione che mi aveva colpito di più è stata quella sull’esattezza. Dopo l’incontro con Vanessa Roghi ho imparato ad apprezzare anche la rapidità, in particolare grazie al video, che racconta brevemente, anzi “rapidamente”, l’anno di una bambina che vive la guerra, e di questo metodo mi ha colpito l’efficacia nel trasmettere un messaggio così importante. Un altro aspetto interessante del Power Point è stato il cammino in parallelo tra filmografia e bibliografia, reso più affascinante dall’attualità e dalla vicinanza degli esempi presi in considerazione. Infine vorrei concludere ringraziando i Piccoli Maestri che ci permettono di analizzare diverse sfaccettature di un libro, per il quale spesso non basta una semplice lettura per cogliere gli aspetti più profondi.

Valentina L’incontro con Vanessa Roghi era incentrato su un libro che per lei ha avuto un significato particolare, Lezioni americane di Calvino. Il fatto che sia stata capace di introdurlo e spiegarlo al meglio a mio parere non è banale, perché è riuscita a farmi entrare nel reale significato del libro con parole chiare, mentre da sola l’operazione si è rivelata abbastanza complicata. Le cinque (quasi sei) lezioni scritte da Calvino infatti non sono esattamente una lettura facile. Personalmente mi hanno messo in difficoltà, perché spesso riuscivo solo apparenetemente a seguire il discorso ma senza essere capace poi di riassumere in poche parole il concetto appena letto. Un aiuto significativo secondo me sono stati gli esempi concreti e le attualizzazioni riportateci  dalla professoressa, che infatti per farci capire meglio questi concetti non ha usato esempi tratti esclusivamente dalla letteratura, ma anche da film di fama mondiale quali Il signore degli anelli o Harry Potter. Devo dire che mi ha fatto apprezzare ancora di più il valore che già pensavo fosse il mio preferito, la rapidità, rendendomi però chiari anche tutti gli altri.

xmas_world_balls

Come sarà il tuo Natale?

Allora, che Natale è stato? Questa sarà la prima domanda che rivolgerò agli studenti e alle studentesse una volta rientrati in classe. Tra le tracce del compito scritto, assegnato a ridosso delle festività, scontata ma sempre utile quella sul Natale che vorresti, soprattutto in una classe di prima media nella materia di italiano: sono anche pensieri come questi a fornire indicazioni utili sul carattere e lo stato d’animo di un alunno. Il testo scritto, una volta di più, diviene strumento per continuare ad avvicinarsi e conoscersi. Così è accaduto con Marie Françoise, da tre anni in Italia, le cui origini provengono dalla lontana (ma non troppo) Guinea francese. Il suo italiano è ancora un apprendimento in corso; ma la sua voglia di capire, e di farsi capire, la porta a migliorarlo di giorno in giorno. Durante il compito abbiamo costruito insieme il testo di Marie Françoise, correggendo in tempo reale alcuni errori grammaticali e di punteggiatura (libro delle regole alla mano), lasciandone altri sui quali torneremo al momento della spiegazione in classe delle correzioni segnalate. Questo è quanto ne è emerso.
Buona lettura.

xmas_world_balls

Come sarà il tuo prossimo Natale?

Tra qualche giorno inizieranno le vacanze di Natale, così la scuola verrà chiusa, e passerò qualche giorno a casa. Per noi il Natale è particolare, perché mio papà è di religione musulmana, e invece mia madre è di religione cristiana. In questi giorni di Natale sono io che resto vicino a mia madre; prima di tutto andiamo a fare la spesa, e dopo andiamo a casa per cucinare. Mia madre dopo che ha preparato da mangiare, chiama la famiglia e parliamo con loro al telefono, ci facciamo gli auguri e ci salutiamo. Mio padre si trova nel suo Paese, la Guinea, dove ci sono anche persone di religione cristiana, ma la maggior parte sono musulmani. Per me non importa che uno sia di religione cristiana musulmana, l’importante è divertirsi insieme, perché insieme si può fare tutto. Se hai persone che ami, anche se non festeggi il Natale con loro va bene lo stesso, ti puoi divertire con gli altri e stare insieme, che è la cosa più bella del mondo.