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Dickens “fuori stagione”

scrooge_800_800Martedì 26 marzo Federico Platania è stato ospite della Scuola Elementare Guglielmo Oberdan. Federico ha raccontato ai ragazzi il Canto di Natale di Charles Dickens. Ecco a voi il resoconto di una lettura “apparantemente” fuori stagione…

Leggere Canto di Natale a Pasqua. Ma con questo cielo grigio e il freddo che ancora non se ne vuole andare, Roma non sembra così lontana da quella Londra di tanti anni fa dove il vecchio Ebenezer Scrooge si aggirava “chiuso in se stesso e solitario come un’ostrica”. I bambini e le bambine della III B della scuola elementare Guglielmo Oberdan mi dicono che non hanno mai letto Canto di Natale di Charles Dickens (poi, a mano a mano che vado avanti nel racconto, sento più di una volta qualcuno di loro mormorare: “ah, ma ho capito quale favola è…!”). Per spezzare il ghiaccio, comunque, ho portato con me un po’ di immagini degli innumerevoli adattamenti: dai pupazzetti Lego (grande entusiasmo del piccolo pubblico di fronte a Scrooge in un letto di mattoncini colorati) a Topolino-Bob Cratchit. Si parte alla grande, e cioè con il video dei Muppet che cantano la canzone in cui si spiega quanto è cattivo Scrooge («Oh, ecco mister falsità, mister occhi bui / se ci fosse il premio del piu’ vile, certo andrebbe a lui! / Il vecchio Scrooge vuol solo aver potenza col denaro / se si assaggiasse, il suo sapor sarebbe alquanto amaro!»). Continua a leggere

Canto di Natale

Abbiamo deciso di affiancare a ciascuno dei piccoli grandi libri una breve presentazione  che, speriamo, potrà essere d’aiuto ai docenti nella scelta dei testi da proporre ai ragazzi. Non si tratta di una scheda di lettura, né di un riassunto della trama. Forse, piuttosto, il motivo per cui siamo convinti che leggere quel libro sia cosa buona e giusta. Il primo suggerimento che pubblichiamo ha come oggetto Canto di Natale di Charles Dickens. Ce ne parla Federico Platania.

KONICA MINOLTA DIGITAL CAMERASciocchezze! Nient’altro che sciocchezze! Cosa? I buoni sentimenti, tanto per cominciare. E la solidarietà verso chi ha bisogno. E l’amore, poi. Ecco, l’amore è la sciocchezza più grande!  La pensate anche voi così? Allora sappiate che stanotte tre fantasmi vi faranno visita per farvi cambiare idea. E se non ci riescono loro verrò io di persona, armato di Canto di Natale di Charles Dickens.

È facile liquidare quest’opera come una favola moraleggiante. Ma ci deve essere qualcosa, oltre alla retorica dei buoni sentimenti, se a 170 anni dalla prima edizione Canto di Natale continua a ispirare film, musical e adattamenti di ogni genere. Questo romanzo breve di Dickens, considerato uno dei massimi capolavori dello scrittore inglese, fu un best seller fin dalla sua prima edizione del 1843, nonostante il prezzo piuttosto alto per l’epoca dovuto alla scelta di rilegare le copie con una copertina di velluto rosso dai bordi dorati.
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