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Appia Regina Librarum, percorsi di lettura

Appia Regina Librarum, un ponte di libri e di bytes è un progetto promosso dalla Provincia di Latina, grazie a un contributo della Regione Lazio, ai sensi della L.R. 24 Novembre 1997, n. 42 Norme in materia di beni e servizi culturali del Lazio. Il programma della manifestazione prevede un articolato percorso di lettura per l’infanzia e ha come obiettivo la creazione di una rete tra le Biblioteche Comunali di Sezze Scalo (capofila), Cisterna di Latina e La casa dei Libri di Formia.

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La fitta rete collaborativa tra le biblioteche della provincia di Latina abbraccia inoltre diverse associazioni che stanno dando vita e forma agli eventi della manifestazione: l’Associazione Italiana Biblioteche Sezione Lazio cura un ciclo di laboratori e seminari per bambini e adulti nell’ambito del programma nazionale Nati per Leggere; l’Associazione Culturale Lestrigonia ha preso in gestione laboratori di archeologia, attività in streaming e visite del sito di Minturnae; non ultima, l’Associazione Culturale Piccoli Maestri, che ha allestito un ciclo di sei incontri con classi di scuole medie ed elementari.

Il primo degli appuntamenti ha avuto luogo ad aprile presso la Biblioteca Comunale di Cisterna di Latina. Si riparte nel mese di maggio con i cinque incontri successivi. Di seguito orari e riferimenti precisi; per maggiori informazioni e per il programma dettagliato del progetto è possibile consultare il sito dedicato www.reginalibrarum.it.

Biblioteca Comunale di Cisterna di Latina
Martedì 9 maggio ore 10
Incontro con Susanna Mattiangeli

Biblioteca Comunale di Sezze Scalo
Venerdì 12 maggio ore 10
Incontro con Nadia Terranova
Giovedì 18 maggio ore 10
Incontro con Carola Susani

Biblioteca La casa dei Libri di Formia
Venerdì 19 maggio ore 16
Incontro con Carola Susani
Giovedì 25 maggio ore 16
Incontro con Nadia Terranova

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Appia Regina Librarum, i primi incontri ad aprile

Archiviata con successo la conferenza stampa di presentazione del 4 aprile presso la Biblioteca Comunale di Sezze Scalo, parte ufficialmente il progetto Appia Regina Librarum, un ponte di libri e di bytes, promosso dalla Provincia di Latina, grazie a un contributo della Regione Lazio, ai sensi della L.R. 24 Novembre 1997, n. 42 Norme in materia di beni e servizi culturali del Lazio. E con il progetto parte anche il mini ciclo di incontri a cura dell’associazione culturale Piccoli Maestri previsto all’interno della manifestazione.

Il primo appuntamento è a cura della scrittrice Carola Susani che incontrerà, venerdì 7 aprile presso la Biblioteca Comunale di Cisterna di Latina, un pubblico di ragazze e ragazze di età media compresa tra gli 11 e i 13 anni. Di seguito dettagli e riferimenti relativi agli incontri successivi. La manifestazione prevede, tra aprile e maggio, un articolato percorso di lettura per l’infanzia e si pone come obiettivo la creazione di una rete tra le Biblioteche Comunali di Sezze Scalo (capofila), Cisterna di Latina e La casa dei Libri di Formia. Per maggiori informazioni, e per visualizzare il programma completo della rassegna, è possibile visitare il sito www.reginalibrarum.it

Biblioteca Comunale di Cisterna di Latina
Venerdì 7 aprile ore 10
Incontro con Carola Susani

A seguire, nel mese di maggio:

Biblioteca Comunale di Cisterna di Latina
Martedì 9 maggio ore 10
Incontro con Susanna Mattiangeli

Biblioteca Comunale di Sezze Scalo
Venerdì 12 maggio ore 10
Incontro con Nadia Terranova
Giovedì 18 maggio ore 10
Incontro con Carola Susani

Biblioteca La casa dei Libri di Formia
Venerdì 19 maggio ore 16
Incontro con Carola Susani
Giovedì 25 maggio ore 16
Incontro con Nadia Terranova

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Appia Regina Librarum, itinerari di lettura

Martedì 4 aprile alle ore 12, presso la Biblioteca Comunale di Sezze Scalo, sarà presentato il Progetto Appia Regina Librarum, un ponte di libri e di bytes, promosso dalla Provincia di Latina, grazie a un contributo della Regione Lazio, ai sensi della L.R. 24 Novembre 1997, n. 42 Norme in materia di beni e servizi culturali del Lazio. La manifestazione prevede, tra aprile e maggio, un articolato percorso di lettura per l’infanzia e si pone come obiettivo la creazione di una rete tra le Biblioteche Comunali di Sezze Scalo (capofila), Cisterna di Latina e La casa dei Libri di Formia. A unire le tre biblioteche la comune appartenenza alla via Appia, direttrice spaziale e culturale che da millenni svolge il suo compito di cerniera tra i popoli, favorendo la circolazione di esperienze e conoscenza.

La rete collaborativa tra le biblioteche della provincia di Latina abbraccia inoltre varie associazioni che hanno lavorato all’organizzazione degli eventi inseriti nel programma della manifestazione: l’Associazione Italiana Biblioteche Sezione Lazio che si è occupata di un ciclo di laboratori e seminari per bambini e adulti nell’ambito del programma nazionale Nati per Leggere; l’Associazione Culturale Lestrigonia che ha curato laboratori di archeologia, attività in streaming e visite del sito di Minturnae; non ultima, l’Associazione Culturale Piccoli Maestri, che ha allestito un ciclo di sei incontri con classi di scuole medie ed elementari.  Per maggiori informazioni e per il programma dettagliato del progetto è possibile consultare il sito dedicato www.reginalibrarum.it, online a partire dal 3 aprile. Di seguito orari e riferimenti relativi agli incontri a cura di Piccoli Maestri.

Biblioteca Comunale di Sezze Scalo
Venerdì 12 maggio ore 12
Incontro con Nadia Terranova
Giovedì 18 maggio ore 12
Incontro con Carola Susani

Biblioteca Comunale di Cisterna di Latina
Venerdì 7 aprile ore 10
Incontro con Carola Susani
Martedì 9 maggio ore 10
Incontro con Susanna Mattiangeli

Biblioteca La casa dei Libri di Formia
Venerdì 19 maggio ore 16
Incontro con Carola Susani
Giovedì 25 maggio ore 16
Incontro con Nadia Terranova

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Cioè Marcovaldo

Lunedì 21 marzo Susanna Mattiangeli è stata ospite della scuola elementare J. Piaget per leggere Marcovaldo. Al termine della chiacchierata hanno visto insieme un episodio dal film con Nanni Loy. I bambini molto attenti e pieni di domande, divertiti dalla lettura ed entusiasti del video. Andando via Susanna ha proposto ai ragazzi di fare caso se qualche volta durante la giornata vivono momenti in cui si sentono come Marcovaldo, se cercano la natura in città, se hanno buffe avventure simili da raccontare e magari da annotare. Deve essere stata molto convincente perché in tempi rapidissimi ha ricevuto 24 microstorie in ‘stile Marcovaldo’, come dicono loro. Alcune sono proprio divertenti, abbiamo pensato che meritassero un posticino qui sul nostro sito. Buona lettura.

marcovaldOggi abbiamo incontrato Susanna Mattiangeli, una scrittrice che fa parte dell’ associazione “Piccoli maestri”. Ci ha letto un libro di Italo Calvino, cioè “Marcovaldo”, e ci ha chiesto di raccontare quando ci siamo sentiti come lui. Beh, devo ammettere che io sono Marcovaldo: ho sempre la testa tra le nuvole, e cerco disperatamente in città qualcosa che mi ricordi la campagna. Mi sono sentita Marcovaldo quando, appena tornata dalla campagna, mi misi a guardare le nuvole di Roma. Mi sembrava di essere di nuovo lì, arrampicata sull’ulivo davanti alla nostra casetta, a guardare il cielo immaginando di toccare quelle figure candide che si muovevano lentamente. Però, ciò che mi riportò alla realtà, furono i rumori delle macchine e l’odore di smog. Feci un sospiro e mi dissi: ”Rassegnati Irene, non troverai niente qui della campagna!”. Ma a ritirarmi quell’ idea dalla testa furono delle margheritine cresciute in un aiuola intorno a un albero. Non mi arrenderò mai!!!
Irene D’Onghia

Oggi in classe ci è venuta a trovare Susanna Mattiangeli, una signora dell’ associazione “Piccoli maestri”. Dopo l’ incontro racconto un fatto che mi è successo in stile Marcovaldo.
Un bel giorno soleggiato d’ estate, sono stato con tutta la mia famiglia da “Idromania”: parco acquatico non molto distante da Roma. Il parco era pieno di scivoli e piscine (c’ era pure l’idromassaggio!). Ero incuriosito dalle “trecce”: due scivoli, uno verde e uno giallo, erano attorcigliati come una treccia sui capelli femminili ed erano chiusi.  Dopo una lunga e noiosa attesa in fila, in cui c’erano dei cartelli che distraevano dalla noia, arrivato il mio turno, proprio mentre ero davanti allo scivolo, stavo per scivolare quando…AHIO!!!! Un’ape mi aveva punto la schiena (proprio al momento giusto!). Sono scivolato comunque, alla fine ho trovato Lollo e gli ho chiesto: “Dov’è Papo?”. Mi sono voltato, e ho sentito una grossa voce provenire da dentro lo scivolo verde gridare “BANZAIIIII!!!”. Un secondo dopo sono stato travolto da mio padre con un calcio in faccia.
A causa dell’ape sono corso in infermeria (non a causa del calcio in faccia!!). Dopo aver visitato la sala giochi con i gettoni ed aver giocato un po’ sono tornato a casa. Anche se frastornato e malridotto, sono riuscito a tornare a casa, per miracolo, tutt’intero. Francesco Misici

Mi sono accorta che anche io posso pensare come Marcovaldo. Infatti da piccola ero curiosa di vedere alla finestra ,ma ero troppo bassa. Perciò, ho aperto tutti i cassetti vicino alla finestra e, ho iniziato a salirli uno dopo l’ altro. Quando mi sono affacciata dalla finestra ho visto diversi alberi,anche se pensavo che tutte le loro foglie fossero uguali. Però, invece di andare in ospedale come Marcovaldo , mi ha scoperto mamma. Aurora

Mentre andavo a casa, non guardavo davanti a me, ma ero girata a parlare con mia mamma e caddi sulle scale. Avendo lo zaino sulle spalle e una busta piena di noci in mano non mi sono potuta parare ,quindi: libri bagnati, perché aveva piovuto e addio noci . I libri finirono subito sul termosifone dove il mio dito ne ha risentito. Arrivata la sera presi i libri dal termosifone , ma avevo paura di metterli nello zaino, perché erano così caldi che lo zaino si sarebbe potuto addirittura sciogliere. Dopo ho capito il perché ed il motivo era , anche se sembra stupido, avevo lasciato i libri sul termosifone dalle 3:00 di pomeriggio alle 8:00 di sera ed era un pò troppo. E’ stata una giornata proprio da Marcovaldo. Giulia Cerini

Era Primavera e in giardino crescevano rose, viole, gardenie e ciclamini.
Flavia stava giocando con la sua cagnolina ad un tratto vide dei bellissimi fiori e pensò di raccoglierli per abbellire la sua stanza. Tornò a casa e prese il giubbotto di suo padre che aveva delle tasche molto grandi. Quando ritornò in giardino con intenzione di coglierli però, c’era il vicino di casa. Decise di ritornare a casa e di ritornare in un altro momento e aspettare che l’uomo se ne andasse. Dopo pochi minuti si accorse che il giardino era vuoto, allora prese il giubbotto e si avvicinò ai fiori , ne raccolse un bel po’ ma quando si girò si accorse che c’era il giardiniere che, intento ad annaffiare, la stava osservando. Lei impaurita lasciò cadere i fiori e fece giusto in tempo a nascondersi dietro una siepe, ma il giardiniere ormai anziano e cieco la bagnò, ma lei muta come un pesce rimase ferma. Passarono ore e ore ed era ormai sera, Flavia un po’ infreddolita decise di tornare a casa ma udì il suono della sirena della polizia ed ebbe molta paura. Fortunatamente, era solo la mamma che non trovando la figlia a casa, aveva chiamato la polizia. Dopo qualche istante Flavia tornò a casa con le gambe tremolanti e tutta bagnata, ad un tratto sentì aprire la porta ed era proprio la mamma con la polizia dietro. Flavia raccontò tutto alla mamma che tanto semplicemente li diede un forte abbraccio ed avvertì che la figlia aveva la febbre e a momenti sveniva , quindi i poliziotti la portarono subito in ospedale e fecero in tempo perché Flavia aveva la febbre altissimissima. Flavia Filabozzi

Oggi è venuta in classe Susanna Mattiangeli che fa parte di un’associazione chiamata “Piccoli maestri”. Ci ha parlato dello scrittore Italo Calvino, che ha scritto tanti libri tra cui “Marcovaldo”. Marcovaldo parla di un signore che si caccia sempre nei guai. Ci ha fatto vedere un filmato tratto da una storia di questo libro. Era molto divertente perché aveva combinato un guaio pazzesco: tutta la sua famiglia aveva preso dalla cassetta della posta degli altri un omaggio un detersivo e per nasconderlo, alla fine tutta la città viene inondata dalla schiuma del detersivo. Una volta sono stata anche io Marcovaldo quando, da piccola, per curiosità ho messo la testa nella lavatrice e ci guardavo dentro: per fortuna era spenta! Eva Presta

Inseguimento: il gatto rincorre il topo e quando lo prende scopre che era finto. Si sentiva umiliato e scoraggiato per essere il cugino del re della foresta e felino domestico che doveva dare regalità alla casa! Lavinia Tittozzi

Più di una volta, quando la mia compagna Lavinia veniva a casa mia, prima di cena correvamo in bagno e ci mettevamo le goccioline d’acqua sulle guance. Uscivamo facendo finta di piangere e con le facce arrabbiate. Questo gioco ha funzionato fino a l’anno scorso. Margherita
Oggi è arrivata Susanna una delle socie del sito “Piccoli Maestri”. E’ venuta in classe per parlarci di “Marcovaldo”, un libro scritto da Italo Calvino. Ne sono stata molto incuriosita ma, la cosa che mi è piaciuta di più è stato vedere un suo episodio su YouTube, vivere come i bambini di una volta con la TV in bianco e nero è stato bello, simpatico e piacevole. Mi sono divertita a fare questa nuova esperienza ed è stata favolosa! Una volta mi è capitato di vedere su in alto nel cielo una bellissima sirena, seduta su uno scoglio che muoveva la coda e mi salutava, e adesso che lo conosco se ci penso ancora mi viene da pensare proprio a Marcovaldo, che si perde nei minimi dettagli, come ho fatto io con quella nuvola. Giulia Marguccio

marcovaldo1Abbiamo incontrato Susanna Mattiangeli e mi ricordo quella volta che sono stato Marcovaldo….
Nella casa dei nonni vidi una lucertola e la seguii….. Ad un certo punto sentii uno scricchiolio sulla suola della scarpa e vidi: era la coda della lucertola! Non riuscivo a crederci ma la lucertola non era morta anzi viva! Raccontai tutto a mamma che mi disse che alla lucertola ricresce la coda. Da quel giorno, dai nonni, mi guardo sempre le scarpe. Beatrice De Astis

Visto che non mi ricordo un giorno che ho fatto come Marcovaldo, provo a farlo ora e provo ad immedesimarmi nei fogli di carta su cui scriviamo. Per me pensano:” Che solletico mi sta facendo il gigante, ahahahah, non smette mai uhuhuhuh, aiuto, non sto bene ahahahahahahahah…. “ e poveri fogli, sempre a ridere! Ma a volte pensano:” Però quando cancella i compiti forte, calcando tantissimo e facendo scarabocchi, mi fa molto male!!!” Andrea Fumel

Pietro e Andrea stavano a Porta di Roma , dovevano andare al reparto sport, ma non trovavano la maglietta dell’Italia. Loro aspettavano con ansia, ma quando le cose andavano sul peggio si resero conto che stavano nel reparto delle femmine. Pietro Latini

Andrea, Enrico e Claudio stavano cercando qualcosa d’interessante da fare al parco.
Si misero a cercare nel prato, niente.
Nel tronco di un albero, niente.
Nella siepe, qualcosa s’intravede…
-Una pietra preistorica!
Disse Andrea.
Claudio ed Enrico andarono a vedere ma, era un sassone di breccia!
Andrea M.

Era estate e stavo giocando a calcio nel giardino. Giocavamo a chi prendeva il palo della porta, vinceva. Era il mio turno, ma invece del palo ho preso in pieno il vetro della finestra accanto alla porta. Siamo subito scappati dietro ad un albero, ridendo. Dopo è entrato il proprietario in casa ed ha urlato come un pazzo! Non abbiamo più finito di ridere. Dopo un po’ però ci hanno scoperti ed io non sono più potuto andare a giocare per tre giorni.  In seguito la sera, a casa ho trovato mia madre e mia sorella Daria che facevano i compiti. Lei va in prima elementare, doveva fare uno più uno, ma siccome ci metteva molto tempo, io l’ho incitata dicendole: “Dai ce la puoi fare. Questa addizione è facile come bere un bicchiere d’acqua”. Dicendo così mi è venta sete, allora sono corso in cucina a bere un bicchiere d’acqua, ma al primo sorso mi sono strozzato. Che giornata incredibile!
Jacopo Vocaturo

Nella mia classe e’ venuta Susanna Mattiangeli, una scrittrice che partecipa al progetto ‘piccoli maestri’ e va nelle scuole a leggere libri e a spiegarli. Infatti nella mia classe ha letto un capitolo di un libro di italo calvino che si intitolava marcovaldo. I genitori di questo scrittore erano laureati in botanica cosi’ anche lui voleva diventare un botanico. Questo lavoro, pero’, non lo appassionava molto, cosi’ decise di fare lo scrittore. Lui scriveva libri per tutti sulla natura e nel 1963 ha scritto il libro marcovaldo. Un giorno, quando ero piu’ piccola, anche io ho fatto come marcovaldo. mentre mia mamma stava preparando il bagno a mia sorella, io di nascosto, ho versato dentro la vasca lo shampoo, cosi’ si e’ formata tanta schiuma ed e’ uscita fuori dalla vasca riempiendo tutto il bagno di schiuma. Maria Bianca

Circa un mese fa durante il fine settimana sono andato con il mio papà a Villa Ada, abbiamo giocato con dei bambini e ci siamo divertiti molto. Mentre tornavo a casa, abbiamo visto un po’ nascosto sotto a delle siepi un bellissimo pallone a scacchi gialli e rossi. Non vedendo nessuno nelle vicinanze, lo abbiamo preso e portato a casa. Ero così felice perchè quel pallone mi piaceva molto. Appena sono arrivato a casa ho telefonato a mio cugino Francesco, dicendogli di aver trovato un pallone a Villa Ada. Ma lui mi ha chiesto se il pallone aveva delle iniziali scritte in rosso (F.P.) perché il giorno prima aveva perso un pallone uguale a Villa Ada. Ho scoperto di avere ritrovato il pallone di mio cugino. Andrea Gentili

Mi ricordo mi sento come Marcovaldo quando do fastidio a mio fratello dandogli degli schiaffetti e ripetendo quello che dice lui, facendolo innervosire come pochi. Quando mamma ci sente, si arrabbia tantissimo come un drago sputafuoco. Alessandra B.

Mi ricordo un giorno in cui mi sono sentita come Marcovaldo. Ero andata a trovare la mia nonna paterna, ci siamo portati il mio cane e mentre ci stavo giocando, mi ha morso. Ero un po’ abbattuta ma poi mi è passato. Dopo sono andata a salutare anche la mia nonna materna. Nel suo giardino sono salita sull’altalena e sono cascata facendo una capriola all’indietro. Sono rimasta addolorata e colpita perché quel giorno sono stata molto sfortunata. Giulia Ribeca 4a

Domenica stavo giocando a calcio con i miei amici, noi quando tiravamo prendevamo sempre qualcuno in faccia. Io dissi: «che fortuna! non mi e’ ancora arrivata una pallonata in faccia!» dopo un paio di minuti hanno tirato una pallonata e mi hanno preso in faccia. Mentre stavo in porta ho parato di nuovo una pallonata di faccia e sono rimasto a terra, poi ho alzato lo sguardo e ho visto una palla che si stava per scaraventare sulla mia faccia dopo un altro po’ stavo salvando un goal in scivolata, ma mi sono buttato troppo forte e ho sbattuto la gamba cosi’ forte perché il giardino era piastrellato. A fine pomeriggio, mentre andavamo a prendere un gelato sono andato addosso a una ciotola piena d’acqua che mi si è rovesciata sui pantaloni e tutti hanno riso. Mi sono chiesto perché qualcuno chi lascia una ciotola piena d’acqua in mezzo alla strada.
Ecco quando mi sono sentito Marcovaldo . Alessandro Leppe

Una volta sono stata anche io Marcovaldo, non ricordo molto bene perché avevo 2 anni, quando in un albergo accidentalmente ho fatto la ….. mentre facevo il bagno. Ora a raccontarlo mi vergogno, però mi fa tanto ridere. Eva Presta

Una volta anche io sono stata Marcovaldo, quando da piccola ero nella mia casa in Calabria, per quanto è grande mi sono persa. Allora è andata così: avevo circa sei anni, mia nonna mi aveva mandato a prendere una cosa in mansarda, stavo salendo le scale dato che la mia casa è divisa in due parti uguali non sapevo quale strada prendere allora dalle scale ho strillato nonna vieni a prendermi non so dove sono. Alla fine mia nonna è salita e mi ha riportato giù, ma non so ancora come ho fatto questo pasticcio. Eva Presta

Mi stavo preparando per andare a scuola, uscendo fuori dalla porta, ho messo un piede storto e mi sono fatto due piani di scale con il didietro. Fuori dal portone dò una facciata addosso al petto di una signora. Imbocco la stradina, ma salendo in macchina dò una craniata al finestrino perché mia nonna si era fermata in modo brusco. Finalmente sono al campo sportivo per fare l’allenamento e ad un certo punto do una botta al palo della porta. Iniziata la partita, faccio un bel tiro e faccio goal, ma cado per terra. A fine giornata mi sono ritrovato sul letto con cerotti, bernoccoli, ferite, sangue che ancora usciva e un occhio nero. In quella giornata sono stato non sbadato, ma sbadato alla Marcovaldo. Valerio T.

Ho notato che in campagna, a casa dei nonni le lucertole non hanno la coda e allora mi sono chiesta il perché. Poi ho scoperto che Luna, il mio cane, rincorreva le lucertole e gli staccava la coda. Gea

Io una volta prima di andare a calcio, mentre aspettavo mia mamma, visto che io sono molto curioso ho messo le mani un po’ dovunque e, ad un certo punto, mentre toccavo un mobile mio fratello mi ha spaventato e io ho sbattuto contro il mobile facendo cadere i quadri che poi ho nascosto, salvandomi.  Alessandro Iannini

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Calendario aprile Piccoli Maestri

Manca poco alla fine dell’anno scolastico. Tra interrogazioni e gite fuori porta, i Piccoli Maestri accolgono con piacere gli inviti last minute. Pubblichiamo di seguito il calendario degli incontri che hanno avuto e che avranno luogo nel mese di aprile. Nell’augurarvi buone letture, approfittiamo per ringraziare come sempre la Regione Lazio, il cui supporto ci è di grande aiuto per migliorare la qualità del nostro lavoro. A presto per altri aggiornamenti.

14.4.2015, Biblioteca Onofri di Ostia
Valentina Rizzi legge Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry

15.4.2015, ITIS E. Fermi, Roma
Roberto Carvelli legge Cattedrale di Raymond Carver

15.4.2015, Liceo Classico P. Giannone Benevento
Fabrizio Coppola legge Il giovane Holden di J. D. Salinger

17.4.2015, IC Mascagni Roma
Emilia Zazza legge Stagioni diverse di Stephen King

21.4.2015. Scuola D’Azeglio di Torino
Monica Regis legge La finta nonna di Italo Calvino
Demetrio Paolin legge L’odissea di Omero
Carlo Grande legge Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry
Serena Gaudino legge Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi
All’interno della manifestazione Torino che legge

23.4.2015, Liceo Vivona, Roma
Paolo Di Paolo legge Gente di Dublino di James Joyce

23.4.2015, IC Raffaello Roma
Susanna Mattiangeli legge Marcovaldo di Italo Calvino

28.4.2015, Scuola media Da Vinci di Ciampino
Nadia Terranova legge La straordinaria invenzione di Hugo Cabret di Brian Selznick

28.4.2015, Liceo Nomentano di Roma
Edoardo Albinati legge Il principe di Niccolò Machiavelli

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Calendario novembre Piccoli Maestri

Pubblichiamo con piacere il calendario degli appuntamenti di novembre con i Piccoli Maestri. Altre date sono in fase di definizione; alcuni degli incontri citati, invece, hanno già avuto luogo nei primi giorni del mese e ci teniamo a ringraziare i professori che hanno scritto per raccontarci con entusiasmo il buon esito delle conversazioni con gli studenti. Rinnoviamo la nostra gratitudine alla Regione Lazio, il cui supporto ci è di grande aiuto per allargare la proposta all’intera regione. A presto per altri aggiornamenti. Vi auguriamo intanto buone letture.

7.11.2014 IC Visconti, Roma
Elisabetta Liguori legge Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen

10.11.2014 Scuola media Belli, Roma
Monica Bartolini legge I racconti di Edgar Allan Poe

14.11.2014 IC Visconti, Roma
Giorgio Ghiotti legge L’isola di Arturo di Elsa Morante

19.11.2014 IC Largo Oriani, Roma
Giorgio Ghiotti legge L’isola di Arturo di Elsa Morante

20.11.2014 Scuola elementare Crispi, Roma
Susanna Mattiangeli legge Marcovaldo di Italo Calvino

21.11.2014 Scuola media Buazzelli, Frascati
Emiliano Sbaraglia. Un viaggio tra i libri di Italo Calvino

28.11.2014 Liceo Lucrezio Caro, Roma
Elena Stancanelli legge Frankestein di Mary Shelley

28.11.2014 Istituto Pantaleoni, Frascati
Emiliano Sbaraglia legge Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino

Ma lei ritorna?

Antonia Anania insegna in una scuola media di Roma, all’interno dell’I.C. Anna Fraentzel Celli. Si è avvicinata al nostro progetto all’inizio dell’anno confessando sottovoce che già lo seguiva da un po’. In questi mesi ha ospitato tre piccole maestre: Gaja Cenciarelli, Susanna Mattiangeli e Vanessa Roghi, alle prese con Stephen King, Italo Calvino e Primo Levi. Ringraziandola per l’affettuosa ospitalità, pubblichiamo un breve racconto della sua esperienza con i Piccoli Maestri.

spleepsmilesGli insegnanti scandiscono il tempo per anno scolastico. Non tutti, buona parte. L’inverno di un anno scolastico fa, intervistavano la scrittrice Elena Stancanelli. Parlava de I piccoli maestri. Un’insegnante seguiva l’intervista e pensò che fosse una buona occasione, una buona idea. Non perché a scuola non si legga: leggere e ascoltare sono le due abilità di base fondamentali per recuperare o consolidare le altre due, scrivere e parlare. A scuola si legge sempre, si legge per studiare, per ricopiare, si legge per chiarire, per approfondire, si legge per scrivere meglio, si legge quello che si è scritto, quello che si è disegnato, si leggono storie che si inventano, compiti che si fanno, romanzi scritti da altri. Non per questo. Era una buona occasione perché rappresentava una nuova possibilità: ascoltare persone che si appassionano alle storie dei libri, come molti prof, ma diverse dai prof. Voci nuove, nuove per i ragazzi che le avrebbero ascoltate. L’insegnante immaginava che, invitando un piccolo maestro, si sarebbe potuta verificare una specie di riconoscimento tra gli alunni (“Anche a te piace questo libro, anche a me!”, “Come mi piacerebbe vivere la stessa avventura!”, “Hai visto? Lo stesso brano che c’è sull’Antologia!”). Altre voci che amano leggere avrebbero fatto ascoltare la propria (di voce) a chi tanta voglia di leggere ce l’ha e soprattutto non ce l’ha. Un altro modo quindi, per raccontare un amore. Per i libri, per le storie, per la lettura. Continua a leggere

Raccontare Marcovaldo alla scuola media Celli

Report ritardatario dell’incontro su Marcovaldo del 10 dicembre 2013 con la IA, IB, IC, ID, IE della scuola media Anna Fraentzel Celli di Roma. A cura di Susanna Mattiangeli, in missione per i Piccoli Maestri.

marcocelliAl contrario della porta con i lucchetti che lo custodisce, lo spazio teatro della scuola media Celli è molto carino, adatto a un debutto da Piccola Maestra. Anche troppo, forse: un palco, nientemeno, per me, con l’occhio di bue puntato sulla mia sedia e un tavolo accanto con libri sparsi, come Corrado Augias negli anni novanta. E quindi comincio a parlare di questo libro che ho letto la prima volta tanto tempo fa, e che anche allora era già stato scritto da parecchio tempo.

«Si, perché questo libro, non so se lo sapete, »  dico, «è di cinquant’anni fa. Del 1963, quindi giusti giusti». Vedo le 80 facce dei ragazzini delle quattro prime medie riunite quel giorno spegnersi ad una ad una. Uno, in prima fila, addirittura guarda intorno come per controllare quanto è lontana l’uscita.  «Ma noi pensavamo uno scrittore di oggi!» «A noi piacciono le cose moderne!» Dico che siccome involontariamente Calvino è morto non può essere uno scrittore di oggi, ma che se avesse potuto sarebbe venuto. Il ragionamento spiazzante convince. E comunque intanto di vivente ci sono io, e quindi inizio a raccontare la storia, l’ordine degli episodi e a descrivere Marcovaldo, la sua curiosità per i dettagli, la sua ricerca della natura nella città. Continua a leggere

Prossimi appuntamenti nelle scuole

Conclusa ormai la fiera della piccola e media editoria, torniamo a concentrarci sulla nostra attività principale, incontrare cioè  gli studenti nelle scuole e parlare con loro dei libri che amiamo. E ripartiamo alla grande, con una tripletta di appuntamenti su Roma prevista per il dieci dicembre e un mini ciclo a Benevento, dove l’entusiasmo per il lavoro dei Piccoli Maestri cresce quotidianamente.

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10.12.2013, I.C. Piazza Winckelmann di Roma
Rossella Milone e L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson

10.12.2013, IISS Pertini di Genzano di Roma
Monica Bartolini e I racconti di Edgar Allan Poe

10.12.2013, I.C. A. Fraentzel Celli di Roma
Susanna Mattiangeli e Marcovaldo di Italo Calvino

11.12.2013, Liceo Classico P. Giannone di Benevento
Isabella Pedicini e L’isola di Arturo di Elsa Morante

16.12.2013, Liceo Scientifico G. Rummo di Benevento
Isabella Pedicini e L’isola di Arturo di Elsa Morante

Ringraziamo, come sempre, i docenti e i presidi che continuano a credere nel nostro progetto. La vostra attenzione, i vostri consigli, per noi sono linfa vitale. Per prendere visione dei prossimi appuntamenti è possibile accedere al calendario; per chi ci segue su twitter, segnaliamo l’hashtag #comingsoonPM, che usiamo per notificare le anticipazioni dei prossimi incontri. Buone letture e a presto.

Piccoli Maestri in fiera – #piulibri13 –

susanna

La cosa bella di #piulibri2013 è che incontri un piccolo maestro ogni tre metri. E se non è un piccolo maestro è un professore, un autore interessato ad abbracciare l’iniziativa o qualcuno a cui regali un segnalibro per caso e scopri che collabora con una rivista online e ha scritto quell’articolo bellissimo che l’anno scorso hai twittato per due giorni di fila. Perché se è vero che la fiera è il luogo dove le case editrici si presentano ai lettori, di certo è anche un punto di incontro per gli amanti della lettura. Una cornice ideale per i piccoli maestri insomma.

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L’invito a partecipare alla fiera della piccola media editoria è arrivato alla fine di luglio; a un primo aperitivo han fatto seguito fiumi di mail con richieste di informazioni, piccoli contrattempi, proposte e ringraziamenti. Imprevisti a parte, siamo riusciti a mettere in piedi quattro incontri nel programma OFF e una presentazione all’interno della fiera. Una presentazione strana, buffa, multiforme, durante cui Elena Stancanelli ed Emiliano Sbaraglia hanno parlato di volontariato, di entusiasmo, delle difficoltà, di cosa significa portare avanti questa esperienza man mano che il tempo passa. E per tutto questo, per gli incontri con le scuole, per la presentazione, per la gentilezza e la disponibilità mostrate, vorremmo ringraziare il coordinamento di Più Libri Più Liberi, nella speranza che questa collaborazione si rinnovi negli anni. Continua a leggere